Troppo spesso quando si cercano di concretizzare delle proposte legate al tema della nuova mobilità, ci si concentra nel gettare le fondamenta di tutto il progetto in stretta collaborazione con gruppi e realtà già favorevoli a priori all’idea, fondamentalmente con cori che cantano già le nostre canzoni. L’esperienza dimostra però che è un errore madornale pensare di lasciare i gruppi più ostili da parte per cercare di coinvolgerli solo in un secondo momento.
Le porte aperte
Istituzioni amministrative, mondo degli affari, compagnie di trasporto, datori di lavoro e altri gruppi dovrebbero venire precocemente coinvolti nelle discussioni, nei progetti, nella loro realizzazione e verifica. E’ di vitale importanza portare intorno a un tavolo di discussione il più ampio spettro possibile di gruppi di interesse, sia della vostra città che dell’hinterland, compresi coloro i cui punti di vista potrebbero considerare negativamente qualsiasi proposta di riforma nell’organizzazione del vigente sistema di trasporto. I cambiamenti improvvisi non piacciono a nessuno, specialmente quelli “imposti” da persone che non sanno niente dei nostri problemi e delle nostre priorità. E’ naturale che queste proposte vengano bloccate.
La chiave del successo sta nell’adottare una metodologia “dalle porte aperte”. Bisogna assicurarsi di coinvolgere tutti i gruppi, interessi e persone toccate materialmente dai cambiamenti, in modo positivo e magari anche negativo. Meglio averli intorno al tavolo fin dall’inizio.
Una delle fasi più ricche e interessanti del progetto preliminare è quella che riguarda la presa di contatto con tutti questi gruppi con l’obiettivo di capire cosa già stanno facendo allo scopo di migliorare la mobilità della vostra città in senso sostenibile. E quello che sono pronti e sarebbero capaci di fare se avessero il giusto aiuto.
Quella che segue è una generica checklist di possibili collaboratori locali, partners e parti interessate. Se la osservate da un punto di vista strettamente locale noterete sicuramente delle mancanze. Ma almeno è qualcosa con cui partire.
Istituzioni di governo locale
- Municipi(o)
- Media, specialisti dell’informazione pubblica
- Programmi di sviluppo comunitari
- Energia e conservazione del territorio
- Servizi ambientali (compresi quelli di monitoraggio dell’aria, dell’acqua etc.
- Vigili del fuoco
- Responsabili delle politiche fiscali ed economiche
- Sindaci(impegno personale)
- Difensori civici
- Altri comuni della zona.
- Amministrazione e politiche del parcheggio
- Polizia stradale e autorità preposte alla circolazione
- Salute pubblica
- Gestione degli spazi pubblici
- Sistema scolastico
- Servizi sociali
- Gestione di eventi particolari
- Venditori ambulanti, chioschi etc.
- Tasse e multe
- Pianificatori del traffico e dei trasporti
- Progettisti urbani
- Altri?
Fornitori di servizi di trasporto
- Servizi di Pronto Soccorso
- Operatori di CAr Sharing
- Progetti di Car Pooling
- Gruppi di ciclisti
- Servizi di trasporto di emergenza
- Responsabili delle flotte di veicoli aziendali
- Servizi di taxi e trasporto abusivi
- Servizi di trasporto merci
- Taxi collettivi e altre forme flessibili di trasporto pubblico
- Corrieri
- Consegne di pacchi
- Gestori di parcheggi pubblici e privati
- Associazioni di difesa dei pedoni
- Bus postali
- Operatori di trasporto pubblico su gomma e su rotaia
- Noleggio autoveicoli
- Servizi di condivisione di viaggi e autostop
- Bus scolastici e altri bus per servizi speciali
- Servizi di taxi e di noleggio auto con autista
- Servizi di trasporto per anziani e disabili
- Servizi di ricovero automezzi
- Gruppi “walk to school” e simili
- Altri?
Sostituti del trasporto, mobility management
- Raggruppamento attività
- Edilizia car free
- Gestori servizi di teleincontro (video conferenze etc.)
- Pianificazione urbanistica
- Servizi di acquisti on line e consegna a domicilio
- programmi di telelavoro
Altri potenziali interlocutori
- Associazioni del commercio e dell’industria
- Associazioni di automobilisti e gruppi industriali collegati (coinvolgerli subito)
- Camera di commercio, associazioni di categoria, associazioni dei centri cittadini
- Università e istituti di istruzione secondaria
- Istituzioni religiose (parrocchie, moschee, sinagoghe etc.)
- Consulenti e gruppi di ricerca che lavorano in questo campo
- Agenzie immobiliari
- Datori di lavoro
- Banche e compagnie assicurative e finanziarie
- Fondazioni, persone e altre realtà in grado di fornire supporto finanziario
- Fundraisers
- Gruppi e persone interessate ai Car Free Days o progetti simili nella vostra zona
- Ospedali e istituzioni sanitarie in generale
- Eventuali sponsor
- Gruppi di pattinatori e podisti
- Associazioni che si occupano di anziani, poveri e disabili
- ONG ambientaliste e di salute pubblica
- Centri commerciali della cintura urbana
- Agenzie di sondaggio e rilevamento dati
- Artisti di strada
- Gruppi di donne
- Gruppi sportivi e ricreazionali per giovani e meno giovani
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Se pensate che le politiche e le decisioni nel campo della mobilità vengano prese in fumose stanze popolate solo dai vostri esperti di trasporto, magari insieme a qualcuno dei vostri principali fornitori di servizi di mobilità, allora l’approccio di Nuova Mobilità – che mette al centro della metodologia una consultazione pubblica la più ampia possibile e il coinvolgimento diretto di diversi portatori di interesse – probabilmente non è quello che fa per voi.
I sindaci, i consigli comunali e gli amministratori locali hanno sul piatto molto più delle problematiche relative ai trasporti. E ci sono solo 24 ore al giorno. Comunque i rappresentanti eletti dal popolo saranno in grado di trovare nuove energie e risorse nella misura in cui sapranno cercarle spesso e in profondità nella loro comunità. La governance del XXI secolo si basa sulla competenza e il continuo contributo di cittadini attivi. Utilizzare queste risorse in maniera corretta richiede un notevole sforzo a livello di pensiero e di utilizzo dei processi comunicativi. Sindaci e amministratori che ci riusciranno potranno facilmente stare in carica fino a quando lo vorranno.