In Virginia, Stati Uniti, è in vigore una legge simile dal luglio scorso ma la maggior parte delle campagne sulla sicurezza dei ciclisti in questo paese come nel resto del mondo si appoggiano sulla convinzione che i ciclisti sono in sicurezza solo se seguono le stesse regole degli automobilisti.
Nonostante quello che può dire la legge, non è raro vedere ciclisti che passano con il rosso e questo comportamento ha un motivo pratico. “Saper cogliere l’attimo è un’abilità essenziale per il ciclista e l’obbligo di fermarsi completamente quando non c’è nessuno intorno è difficile da giustificare”, dice Nate Berg. “Ma c’è anche un pericolo insito nella rilassarsi aspettando il verde a un semafore rosso, più facilmente ci rilassiamo e più i nostri sensi diventano ignari delle minacce a quattro ruote che ci circondano”.
Ma cosa cambia in questa percezione quando ai ciclisti viene concesso di ignorare il semaforo rosso? Una regola come quella di Parigi cambia il modo nel quale le “minacce a quattro ruote” percepiscono i ciclisti?
La nuova regola non è necessariamente sinonimo di anarchia, con un caotico traffico ciclistico che sfreccia tra le auto ignorando comunque i semafori. I ciclisti hanno comunque delle responsabilità che comportano l’assunzione della colpa in caso di incidente e l’obbligo di dare la precedenza ai pedoni e al traffico che si sta incrociando. E nonostante l’approvazione, la nuova regola verrà applicata solo in 15 incroci, prima di allargarsi a tutta la rete stradale di Parigi. Fino ad allora, una segnaletica color rosso e giallo nei pressi dei semafori li informerà della possibilità o meno di passare con il rosso in aree dove il limite di velocità è di 30 km/h.
I ciclisti che passano con il rosso sono diventati argomento di vivaci discussioni. I sostenitori di questa nuova regola sostengono che i ciclisti dovrebbero godere di maggiore libertà sulla strada dato che la vera causa di pericolo mortale è la presenza di automobili, non quella di altre bici.
Come spiega Josh Hart nel suo blog:
“Purtroppo viviamo in una società dove i bisogni di una classe di utenti della strada sono prioritari sulle necessità di utenti più vulnerabili… Il punto centrale è che i semafori e altre regole rigide e conseguenti alla presenza delle auto sono necessarie solo per evitare che i movimenti improvvisi e goffi delle auto stipate in una zona urbana uccidano più persone di quanto già fanno. Perchè i ciclisti, che non sono la causa di questa follia, essere presi nella stessa rete delle automobili? La soluzione non è una campagna per il rispetto delle regole della strada da parte dei ciclisti, ma il loro cambiamento affinchè possano meglio riflettere la realtà dei nostri sistemi di mobilità”.
Che ne pensate? Pensate che permettere ai ciclisti di ignorare i semafori rossi possa migliorare la situazione della sicurezza stradale e la percezione di questo problema da parte di chi guida un’auto?
Articolo originale: Paris to allow cyclists to run red lights
Ndt: Anche il Belgio ha recentemente approvato una regola simile.
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L’autrice.
Itir Sonuparlak è una blogger di TheCityFix.com. Laureata in urbanistica alla facoltà di Architettura della Columbia University, i suoi interessi vanno dal riciclaggio e il riutilizzo dei materiali alla mobilità sostenibile.