Oggi una lunga lista di cose concrete che si possono fare per indurre chi guida a velocità più compatibili con il vivere urbano (vedi la prima parte di questo post). L’elenco potrebbe darci da lavorare per anni, ma la sua intenzione è quella di dare al lettore uno stimolo iniziale su questo importante tema. Per ulteriori informazioni su ciascuna delle misure elencate Google e Wikipedia potranno portarvi molto lontano.
Ma una volta che avete acquisito una visione strategica quello che dovete fare è rivolgervi a dei professionisti che già si sporcano le mani con questo genere di approccio alla mobilità.
ARCHITETTURA STRADALE LENTA
- Far conoscere il più possibile quali sono le aree urbane nelle quali il traffico verrà rallentato
- Apporre chiare indicazioni al rallentamento dei veicoli all’ingresso di tali aree – non solo segnaletica ma anche una disposizione degli elementi viari che facciano chiaramente capire all’automobilista cosa deve fare;
- Mettere in atto una politica viabilistica caratterizzata dalla permeabilità filtrata
- Rivisitazione della geometria stradale
- Riduzione del numero delle corsie sulle vie più larghe
- Riduzione della loro larghezza ai minimi consentiti dalla legge
- Eliminare i lunghi rettilinei e le prospettive ampie
- Rendere le superfici stradali meno lisce ed uniformi.
- Convertire i sensi unici in doppi sensi
- Sostituire le corsie a traffico misto con corsie preferenziali e ciclabili
- Creare piste ciclabili protette
- Dossi rallentatraffico
- Fondo stradale rialzato a livello del marciapiede.
- Cunette colorate (comunicazione visiva)
- Rimozione dei marciapiedi
- Restringimento delle strade (reale)
- Restringimento visivo (in stile Trompe-l’œil)
- Posa strategica di alberi e lampioni
- Fondi stradali inclinati
- Incroci rialzati
- Weaving sections
- Attraversamenti pedonali molti visibili e rialzati
- Rotonde
- Chicanes
- Attraversamenti pedonali più stretti
- Colli di bottiglia
- Utilizzo dei veicoli parcheggiati cambiando di continuo il lato sul quale è possibile sostare.
Misure elettroniche:
- Aggiungere semafori
- Convertire semafori in incroci a quattro stop
- Sostituire i semafori con rotonde o altre strutture che rallentano il traffico
- Ottimizzare la tempistica dei semafori (“onde lente”)
- Telecamere
- Dare ai pedoni la precedenza quando scatta il verde
Altro
- Presidio stradale da parte delle forze dell’ordine
- Severità delle sanzioni per chi infrange il codice
- Creare un Codice della via (in caso di incidente l’automobilista deve poter provare la propria innocenza, altrimenti gli verrà addebitata l’intera responsabilità)
- Promuovere il concetto di Shared Space
- Realizzare iniziative come Play Streets
- La sicurezza dei numeri: invitare altri utenti lenti della strada (pedoni, ciclisti) a occupare in grandi numeri gli spazi urbani per risultare più visibili
- Corsie ciclabili contromano
- Favorire il contatto oculare (attraverso la bassa velocità, ma anche la disposizione spaziale degli elementi architettonici).
- “Segnaletica reale” (intesa non come qualche cosa da leggere, ma come messaggi che vengono comunicata dall’architettura stessa della strada).
- Migliorare la progettazione stradale alle fermate dei bus
- Segnalare la presenza di bambini
- Pubblicizzare statistiche dettagliate sull’incidentalità
- Rendere pubblici i responsabili di gravi incidenti (“Name and Shame”)
- Lentezza: i molti vantaggi dell’andare piano
- Valorizzare le competenze e il ruolo di leadership dei professionisti della salute pubblica.
Articolo originale: The psychopathology of the everyday driver. Part II: Brainstorming protective measures.